lunedì 8 aprile 2013

Sognando Park Avenue - Tinsley Mortimer

LIBRO IN PILLOLE: Inutile e irritante

Non mi è piaciuto..
Scorrevo la presentazione del libro e l'occhio traditore mi è caduto su "Gossip girl". Ecco, dire che ho un debole per GG sarebbe parlare per eufemismi.. Amo, adoro, impazzisco per Gossip Girl. E quindi mi sono ritrovata a leggere questo libro, speranzosa che lo specchietto delle allodole che era stato piazzato rivelasse un minimo di sostanza e non fosse solo fumo. Insomma, ecco, ero consapevole che mi stavo cacciando in una trappola, ma non ho voluto ascoltare la parte razionale di me.. Come sempre :DD 
Prima di demolire completamente il libro, ci sono un paio di aspetti che ho salvato: innanzi tutto, si legge in un battito di ciglia. Insomma, un libro tranquillo, senza pretese, con la giusta dose di prevedibilità! Poi ogni tanto qualche pallida prova di dialoghi brillanti intelligenti interessanti sagaci si trova pure!
Lo so che probabilmente sono io che sono una lettrice troppo esigente e mi si potrà obiettare che in quanto "genere chick lit", non devo certo aspettarmi lo Shakespeare dei nostri tempi. Per carità, lungi da me! Ma, seppur non il mio genere prediletto, ho letto altri libri di questo stampo che mi sono davvero davvero 
davvero piaciuti! 
Qui invece, TUTTO fa acqua, non sono riuscita a salvare nulla.. Trama, personaggi, finale.. Nulla! :( 
La trama: Minty è una "tipica bellezza del sud" (non so quante volte questa cosa mi è stata sbattuta in faccia. E non solo dagli altri personaggi.. Anche da Minty stessa! La modestia fatta persona, del resto.. -.-) che dopo una terribile delusione d'amore (che viene liquidata in 4/5 righe: il ragazzo di sempre, quello con cui Minty stava da sette anni, la lascia perché non è pronto ad impegnarsi. Lacrime? Disperazione? Depressione?! NON SCHERZIAMO! Minty è una ragazza tosta..) decide di andare a New York per ricominciare da zero la sua vita (e provare a lanciarsi nel mondo della moda). Dopo una breve, fantomatica e quantomai poco veritiera ricerca di lavoro, Minty chiama una sua amica dell'università che abita a New York, che guarda un po'! La inserisce senza battere ciglia nello spietatissimo mondo della moda, dove Minty in breve tempo diventerà un'icona e una scalatrice sociale. Non voglio fare spoiler, vi dico solo che questa scalata al milione successo è di un'improbabilità davvero imbarazzante. Statisticamente impossibile!
Ma va bene, tutto ok. Trame un po' improbabili ma supportate da ottimi personaggi e dialoghi possono ancora produrre un buon libro..
Peccato che i personaggi sono piatti come il ventre di Barbie, sciapi come la cucina di mia nonna e scontati come i vestiti nel periodo dei saldi! 
Prima fra tutti ovviamente Minty che giuro, vi farà venire voglia di sbatterla al muro o di sfogare in altra maniera la violenza che si accumulerà dentro voi. E' terribilmente presuntuosa (esempio: ad un party c'è un fotografo stra-cazzutissimo e venerato da tutti. Minty io-sono-una-dea se ne esce con "Io voglio che lui mi faccia una foto". No prego, fai come se fossi a casa tua, eh!) E' sciocca, spocchiosa, esasperante ma fortunata in tutto ciò che fa. E' un personaggio così inutile e scolorito che viene da chiedersi se sei tu, quello strano che non riesce a vedere NULLA in lei, o i personaggi del libro che prendono continui abbagli nei suoi confronti e la idolatrano nemmeno fosse il dio Ra sceso in terra. 
Gli altri sfortunatamente non sono meglio, anzi. come pecca aggiuntiva c'è il fatto che essendo personaggi di contorno non hanno nemmeno quel minimo di caratterizzazione che invece Minty ha avuto l'onore di ricevere. Sono una massa informe e non ben definita che agiscono tutti alla stessa maniera: ci sono o meno? Non cambia assolutamente nulla! 
Menzione particolare alla madre di Minty: Ma seriamente?! Si cerca di darle rilievo, ma i risultati sono davvero.. Brrr! E poi secondo me è affetta da doppia (se non tripla!) personalità! E non è normale, decisamente:
Da quando avevo compiuto diciotto anni, ogni primavera Scarlett [LA MAMMA, chiamata simpaticamente per nome ndr] prenotava la chiesa di Cherleston e il country club per il secondo fine settimana di giugno. Certo, lei poi cancellava e riprenotava di nuovo l'anno successivo, ma era molto amica del prete e del manager del club, quindi loro non ci facevano troppo caso
Sui dialoghi nemmeno mi esprimo; mi sembrava di star leggendo la lista della spesa scritta da mia nonna.. 
Tornando alla storia, dopo la breve parentesi personaggi/dialoghi.. La storia è CONTRADDITTORIA e piena di controsensi! (Per dire: un giorno Emily non fa parte del gruppo "a" e quindi è immeritevole di partecipare ad un evento. Ma poi guarda un po', partecipa a eventi di élite in circoli chiusi. E' il jolly della situazione, soprattutto quando a Minty serve una spalla). Mi viene da pensare che l'autrice abbia scritto il romanzo nell'arco di dieci anni, non ricordandosi bene cosa avesse scritto in precedenza.. Altrimenti non me lo spiego! 
Inoltre la trama è davvero acquosa: vada per la scalata miracolosa e la trasformazione da ignota/inutile ragazza del sud a fantastica 'socialite' newyorchese e icona della moda.. Io parlo proprio di buchi spazio/tempo/causali! Alcune cose NON hanno senso! Sono buttate lì, esche per i poveri lettori che si chiedono titubanti se sono loro a essersi persi qualcosa o se quel qualcosa sia realmente stato detto.. Tanto per dirne una: la storia con Tripp, parte centrale della "trama". Seriamente, ma ha un senso?! Una relazione che si basa sul nulla, un "passato" così labile e poco credibile che viene da ridere e uno sviluppo che di sviluppo e di "edificante" non ha proprio nulla! 
Mi rendo conto che l'elemento "ritorno di fiamma" stuzzichi la curiosità dei lettori e sia in qualche modo necessario per dare un po' di pathos alla questione.. Ma questa si basa davvero su basi fragilissime! No, no no! 
Vogliamo parlare del finale poi? No, dai, non parliamone. Scopritelo voi poi ne riparliamo :DD
Ah, quasi dimenticavo! L'autrici CERCA di creare situazioni di angoscia, pathos, situazioni problematiche per alzare un po' la tensione del romanzo.. Peccato che se ne esca fuori con "trovate" davvero fuori dalla grazia divina. Un esempio? Minty quasi scoppia a piangere perché non ricorda che penne desidera la sua capa (super cattiva).
No dai! ç_ç 
Vogliamo parlare del fatto che Minty è al posto giusto al momento giusto per ascoltare la rivelazione shock del suo fidanzato? Che non si premura di stare zitto mentre è a cena con lei e altre venti persone? No dico, sei scemo o cosa?! Mi è sembrato un po' una presa per i fondelli per il lettore, sinceramente! 
E poi, ciliegina della torta, Minty ci fa gentilmente l'elenco di TUTTI i suoi vestiti firmati, nonché di TUTTI i vestiti firmati di coloro che appaiono nel romanzo. Certo, è un libro in cui la moda è centrale.. Ma un bel "e sti cavoli" ce lo metti?! 
Il modo in cui l'autrice risolve di togliere dall'impaccio la sua protagonista sarebbe quasi tenero, se non fosse imbarazzante.. Esempio lampante (si noti che Minty è ad una tavolata di VENTI PERSONE, al centro)
Mentre nessuno stava guardando, scivolai sotto il tvolo e sgusciai fuori, passando davanti alle gambe di Harry e di Catherine, stringendomi tra le sedie, rimanendo carponi. Quando riemersi dall'altra parte, non mi notò nessuno.
Seriamente, la prossima volta che vado al ristorante, proverò la tecnica alla Diabolik di Minty. Nessuno se ne accorgerà!!
Peccato, la copertina e la trama promettevano davvero bene..

5 commenti:

  1. guarda io ho letto le prime 50 pagine e la voglio di prendere a calci la protagonista è forte, seguito da un "ma stiamo scherzando?" ti saprò dire alla fine

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    1. Ahahahahaa anche io l'avrei picchiata!!!!!!
      Poi dimmi! :)

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  2. Ben trasferita!
    Quanto odio i romanzi come questo, che sanno tanto di presa in giro!
    Grazie a te me ne terrò alla larga.
    Ciao

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    1. Grazie!!!
      Sì, il romanzo è una presa in giro bella e buona.. E sì che di romanzi chick lit ne esistono tantissimi!!

      ^^

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