mercoledì 29 maggio 2013

Così in cielo, come in terra - Don Andrea Gallo

IL LIBRO IN PILLOLE: Fondamentale.

Vi posso dare un consiglio? Interrompete tutto ciò che state facendo, tutto ciò che state leggendo e appropriatevi di questo breve libricino di nemmeno 130 pagine.
Trovate il piacere di scoprire cosa voglia dire avere nuovamente fiducia nell'essere umano e soprattutto il significato -a mio modesto parere-dimenticato della Chiesa cristiana cattolica attraverso le parole, i racconti e gli aneddoti di Don Andrea Gallo, il prete degli ultimi, degli indesiderati, delle cause perse.
Non ho mai avuto il piacere di 'seguire' Don Gallo e la sua opera, ma tempo fa avevo letto una recensione di questo libro ed era quindi entrato nella mia sfera di interesse.
Poi vabbé, niente, tra una cosa e l'altra non ho mai sentito la necessità acuta di comprare il libro.. Don Gallo è morto lo scorso 22 maggio e ho pensato che avrei potuto omaggiarlo leggendo fnalmente il suo libro. (La cosa al contempo mi ha infastidito: insomma, ma che storia è che leggo un libro solo perché l'autore è morto.. Mi sa molto di idolatria-da-morte, ma vabbé).
Ecco, mi sono abbastanza pentita di non aver letto questo libro prima.. Mi sarebbe piaciuto incontrare Don Gallo dal vivo, farci una chiaccherata..

Ce ne fossero, di personaggi così! In certe pagine mi ha commosso. In altre mi ha fatto sentire un verme e riflettere.. :')
Sento che sto banalizzando il libro in maniera sconvolgente, vi lascio alle citazioni, che valgono sicuramente più di mille mie parole!!


"Quando serve,certo che vado a fare marchette. In Comunità c'è sempre bisogno di soldi quindi talvolta mando giù un boccone amaro e accetto di celebrare matrimoni e di presiedere ai banchetti nelle ville dei ricconi, mezzo nobili mezzo ignobili, come si dice. Le offerte sono alte, proporzionali all'ostentazione di genersoità del padrone di casa, e magari con l'occasione riesco a convertire qualche cattolico al cattolicesimo."

Fui contattato dalla redazione del programma televisivo Le Iene per fare un'intervista. [...] Sul matrimonio dei preti risposi che rispettavo qualsiasi scelta d'amore e che Gesù elesse Pietro come primo Papa, ovvero un uomo sposato. Dissi che i rapporti prematrimoniali sono importanti, l'uso del profilattico fondamentale, la masturbazione non è peccato e l'omosessualità è un dono di Dio. Alla domanda su cosa non mi piacesse della chiesa risposi: la piramide gerarchica, il fatto che non si schieri nettamente contro la guerra e che non sia ancora povera. Mi dichiarai No Global, favorevole al divorzio, alla regolamentazione dell'eutanasia e delle droghe leggere, al sacerdozio femminile. Aggiunsi che sarei contento se mia nipote sposasse un musulmano.

[...]Su questo punto io però ho le idee chiare. Le religioni non devono dire al fedele come vivere e votare, altrimenti si cade nell'intolleranza religiosa. C'è invece bisogno di moderazione religiosa, cioè di bacchettare quelli che vogliono imporre come si adora Dio.

Nella nostra Comunità leggere e informarsi è sempre stato considerato una priorità. Ai ragazzi ho sempre detto: "Non vi preoccupate del fatto che non abbiamo soldi. Se avete voglia di studiare, i libri li rubiamo.". Così ogni volta che entravo alla Feltrinelli il gestore si lanciava al microfono: "Un annuncio per tutti i commessi: attenti è arrivato il Gallo"".

In un dibattito svoltosi a Reggio Emilia si discuteva sul tema dell'AIDS. Dopo l'intervento dell'infettivologo la conduttrice Serena Dandini venne da me col microfono: "Don Gallo, allora cosa diciamo ai nostri vescovi sui preservativi?"
"Cara Serena, diremo che, se vanno a puttane, devono usarli".
Quasi crollò il teatro. Tempo dopo fui richiamato dal cardinale: "Andrea hai detto che i vescovi..".
Lo interruppi subito: "No, no. Io ho precisato "se". Perché lo spirito è forte, ma la carne è debole".

Ricordo che mentre mi preparavo a diventare prete mi inculcavano: "Quando confessate dovete chiedere: ti tocchi? E quando ti tocchi senti piacere? Se risponde sì è peccato".
E io subito contestavo: "Obex. Scusi, mi vuole spiegare se uno prova piacere come fa a essere peccato?". Mi spedivano dal Rettore Magnifico. 
Sul Matrimonio insegnavano: "Fine principale: procreazione. Secondo fine: rimedio alla concupiscenza. Terzo: l'amore fra i coniugi". E io: "Obex. Ma l'amore non viene prima di tutto e poi, seguono, la maternità responsabile, la scelta degli sposi che da soli si devono amministrare? Io credo fermamente nell'etica della responsabilità". Mi rispedivano dal Rettore Magnifico.

10 commenti:

  1. che uomo meraviglioso è stato l'avrei voluto conoscere.....leggerò il suo libro..

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  2. P.s: adoro la nuova immagine primavera/estate del blog ^.^

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    1. Ooooh! Grazie tesoro! ♥

      Ma l'altra continua a piacermi, il fatto che fosse bicolore mi piaceva tantissimo! Vedremo come evolve =P

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  3. Lo leggerò anche io...magari in un momento meno frenetico ^-^

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  4. P.P.s:Non vedo l'ora di leggere la recensione di Gangsta Granny!! Ora che l'ho visto tra le letture mi è presa la frenesia XD Approposito, dove lo posso trovare?

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    1. Ahahaah!! L'ho scritta!! La pubblico domani!!
      Io l'ho preso su Amazon!! ^^

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