IL LIBRO IN PILLOLE: Tagliente e crudele come solo i libri della Oates sanno essere.
Ho letto diversi libri che hanno come tema centrale lo stupro, sia fisico che psicologico; non ricordo però di aver subito lo stesso impatto emotivo che ho avuto con la Oates. Il suo stile è inconfondibile: se avessi letto la storia senza conoscere l'autore, avrei scommesso su di lei..
E' una scrittura cattiva, cruda, tagliente che ti fa male come un pugno nello stomaco. E' una narrazione che ti fa dire grazie per tutte le sciocchezze che possiedi e per la fortuna di non vivere in uno dei suoi angoscianti romanzi.
La prima metà del romanzo è davvero dolorosa, non saprei come altro definirla.. Teena viene stuprata da un gruppo di ragazzi e lasciata quasi morire mentre la figlia dodicenne, Bethie, è presente all'evento. Al di là del gesto orribile in sé, fa male perché "Teena è una puttana; Teena se l'è cercata; Teena ha provocato i giovani; Teena frequenta brutti ambienti e si veste come una ragazzina, lei VUOLE essere stuprata". Non solo non c'è il minimo di comprensione e voglia di giustizia per questa vita spezzata e per il trauma subito dalla bambina, picchiata a sangue e sfuggita allo stupro per cause fortuite; NO! La gente del paese le dà addosso, la insulta e la ritiene equamente colpevole del fatto perché se l'è cercata.
Mi sono indignata. Mi sono indignata tantissimo! Non solo come lettrice o come donna; mi sono sdegnata come essere umano!
La cosa più disgustosa, oltre lo stupro e la malevolenza della gente, è stato vedere come i colpevoli non solo non abbiano provato il minimo di rimorso (erano ubriachi e sotto metanfetamina: non che questo li giustifichi ovvio.. però poi magari capiscono cosa hanno fatto!), ma erano pure parecchio soddisfatti di loro stessi e l'unico rimpianto che hanno avuto è stato: "Se le avessimo uccise, ora non ci sarebbero testimoni oculari".
Ero sconvolta giuro.
La seconda parte è un po' meno dolorosa, sempre tenendo presente che si tratta di un libro della Oates.. Il poliziotto che è intervenuto per primo sulla scena, attua una specie di giustizia privata contro gli stupratori che rischiano di rimanere impuniti grazie ad un ottimo avvocato che istilla il dubbio nella giuria (Che dubbi ci possono mai essere direte voi?! Ebbene, riesce a crearli).
Teena e sua figlia riescono pian piano ad uscire dalla spirale di disperazione in cui sono finite e qualcun altro prenderà il loro posto.
Come dicevo prima, la Oates ha uno stile tutto suo e inconfondibile: la narrazione non è dal punto di vista di Teena o sua figlia, né è totalmente in terza persona; la Oates sembra presente nella storia e parla direttamente con Bethie, la capisce, le tira fuori emozioni e pensieri. Unico, davvero!
Dopo aver subito uno stupro di gruppo, esser stata malmenata e lasciata a morire sul pavimento della lurida rimessa per le barche del Rocky Point Park; dopo essere stata trascinata in quella baracca da cinque - a meno che non fossero sei, o forse sette - ragazzi ubriachi mentre la figlia dodicenne urlava Lasciateci andare! Non fateci del male! Vi prego non fateci del male! Dopo che come un branco di cani che attaccano la preda l’avevano afferrata, torcendole le caviglie e facendole perdere entrambi i sandali con il tacco alto sul sentiero che costeggia la laguna. Dopo averli pregati di lasciare libera sua figlia mentre loro le ridevano in faccia. Dopo aver preso la decisione, Dio solo sa cosa le fosse frullato per la mente, di tornare a casa attraversando il Rocky Point Park, anziché fare il tragitto più lungo passando esternamente al parco, diretta alla villetta a schiera affittata nella Nona Strada dove viveva con sua figlia, distante solo pochi passi dall’edificio di mattoni dove abitava sua madre, in Baltic Avenue. La Nona Strada era molto illuminata e affollata anche a tarda ora. Rocky Point Park, invece, era quasi deserto. Per aver deciso di attraversare il parco lungo le sponde della laguna, su un sentiero coperto d’erbacce, credendo di guadagnare dieci minuti, forse; pensando che sarebbe stato bello passare per il parco, con la luce lunare che si rifletteva sulla superficie dell’acqua, dimenticandosi che è limacciosa e coperta di lattine di birra, confezioni di cibo e mozziconi di sigarette. Aveva preso quella decisione, una frazione di secondo in cui la vita cambia per sempre. Costeggiando la laguna, oltrepassando i vecchi giochi d’acqua - ormai sigillati con tavole di legno e ricoperti da anni di graffiti - e la casa galleggiante dove i ragazzini erano riusciti a penetrare e a compiere atti vandalici. Dopo aver riconosciuto le loro facce, e avergli anche sorriso, forse: è il 4 di luglio, ci sono i fuochi d’artificio alle cascate e poi petardi, clacson, fischi, la partita di baseball del liceo, l’atmosfera di festa. Certamente gli aveva sorriso e quindi se l’era andata a cercare. Poteva essere forse un sorriso teso, nervoso, di quelli che si farebbero a un cane ringhioso, ma comunque aveva sorriso, come Teena Maguire faceva, con il suo rossetto e i suoi capelli. Se l’era andata a cercare, se l’era voluta. Quelli erano ragazzi che avevano bighellonato per ore nel parco in cerca di guai, di divertimento. Bevevano birra e buttavano le lattine nell’acqua, avevano fatto esplodere tutti i petardi a disposizione, lanciandoli contro le macchine, addosso ai cani, ai cigni, alle oche e alle anatre selvatiche che dormivano sulla superficie della laguna con la testa infilata sotto un’ala. Cristo, com’è divertente vedere gli uccelli acquatici destarsi di soprassalto, lanciare gemiti rochi come se li stessero ammazzando e volare via, anche i più grassi di loro, sbattendo le ali all’impazzata! La partita di baseball del liceo si era prolungata fino ai supplementari, ma ora il campo era di nuovo al buio, i posti al coperto erano vuoti e la maggior parte degli spettatori se n’era andata. Eccezion fatta per queste bande di ragazzi alla deriva.Ipiù giovani erano adolescenti, i più vecchi avevano abbondantemente superato i venti. Erano ragazzi del vicinato le cui facce - così come i loro cognomi, se non addirittura i nomi - avrebbero potuto essere note a Teena Maguire, così come i giovani l’avevano riconosciuta sebbene fosse più vecchia di loro, Hey! Hey tu laggiù! Mmmm, carina! Hey bambola, dove te ne stai andando? Gridavano. Dopo aver sorriso senza rallentare il passo; dopo aver afferrato il braccio di sua figlia come se fosse più piccola dei suoi dodici anni. Facci vedere come sballonzolano le tue tette, bambola! Heyheyhey dove scappi? Dopo essersi messa in trappola da sola. Dopo averli stuzzicati, provocati. Errore imperdonabile. Dev’essere stato l’alcool, oppure il modo in cui era vestita. Teena Maguire indossava spesso abiti simili, soprattutto nelle sere d’estate, per le feste a Depew Street, quando poi si invadeva anche la strada con la musica rock a tutto volume. Comportandosi in quel modo non aveva fatto altro che cercarsela. Dov’è suo marito? Quella donna non ha un marito? Cosa diavolo ci fa da sola con la figlia di dodici anni a Rocky Point Park a mezzanotte? Vuole mettere a repentaglio l’incolumità di un minore? Analizziamo i fatti: Teena Maguire stava probabilmente bevendo un paio di birre con quei ragazzi e forse stava anche fumando una canna con loro. Magari aveva fatto delle allusioni a qualcosa per cui voleva essere pagata, in contanti o in droga? Cosa si aspettava una donna come quella, di trentacinque anni, che va in giro vestita come una ragazzina: canotta, pantaloncini di jeans, lunghi capelli biondi tinti e permanentati che le incorniciano il viso, gambe nude, sandali con il tacco alto, vestiti attillati che mettono in mostra il seno, il sedere? È la mezzanotte del 4 luglio, i fuochi d’artificio alle cascate sono finiti alle undici, ma in città i festeggiamenti proseguono. Quanti litri di birra sono stati consumati questa notte alle cascate del Niagara dai residenti e dai visitatori? Diciamo un sacco, quanto il volume d’acqua che precipita in un minuto a Horseshoe Falls! E c’è Teena Maguire, ubriaca, come avrebbero riportato le testimonianze. Uno dei suoi fidanzati, un tizio di nome Casey di Depew, ha organizzato un birra-party a casa sua e la festa degenera invadendo il cortile sul retro e la strada, provocando la reazione dei vicini insofferenti alla bizzarra musica bluegrass - Ricky Skaggs e Kentucky Thunder - suonata a tutto volume per ore. Questo Casey è un saldatore presso la Niagara Pipe, è sposato e ha quattro figli. Deve essere per colpa di Teena Maguire che si è separato dalla moglie. Quella donna! Che razza di madre trascinerebbe con sé la giovane figlia a un party di ubriaconi per poi riportarla a casa a piedi, attraversando Rocky Point Park a quell’ora? Che razza d’imprudenza, è fortunata che non sia andata peggio sia a lei che alla ragazzina; se gli assalitori fossero stati di colore, negri strafatti di cocaina intrufolatisi nel parco, sarebbe potuta andare molto peggio, dannatamente peggio; quella donna doveva essere ubriaca fradicia e piena di cocaina anche lei, avendo cominciato i festeggiamenti in prima serata, e si può immaginare in che stato potesse essere a mezzanotte. Come diavolo avrebbe potuto Teena Maguire anche solo riconoscere chi l’aveva violentata e in quanti erano? Queste sono alcune delle cose dette a proposito di tua madre, Teena Maguire, dopo che lei ha subito uno stupro di gruppo, è stata percossa e lasciata a morire sul lurido pavimento della rimessa per barche nel Rocky Point Park nei primi minuti del 5 luglio 1996.
ho già letto di questo libro e mi sono ripromessa di leggerlo..quando sarò "in un momento di forza mentale" diciamo così...lo farò. credo che valga la pena per quanto dolorosa sia
È nella mia wishlist da tanto e lo voglio, però non sono sicura di riuscire a leggerlo perché è una storia troppo dolorosa da sopportare. Anche io sono indignata. Ho sentito parlare benissimo di questa scrittrice :-)
Concordo con quello che hai scritto sulla stile della Oates. Io ho letto "La figlia dello straniero" e ho provato sensazioni molto simili. Dato che vorrei leggere tutta la bibliografia di questa autrice, so per certo che prima o poi leggerò anche "Stupro"; so già anche che mi ribollirà il sangue dalla rabbia...
Merita "la figlia dello straniero"? Anche io voglio leggere tutta la sua bibliografia!!!! Però un po' al contempo mi "spaventa2 perché non è un'autrice semplice..
Merita tantissimo, per quanto mi riguardo! Te lo consiglio caldamente.
Eh, potremmo metterci d'accordo e leggerla in contemporanea xD Anche se, ehm, con l'università credo che sarebbe un progetto impossibile. Però tienilo a mente, eh! Tra un paio d'anni tornerò a proportelo u.u Scherzi a parte, capisco e in parte condivido i tuoi timori. Però so anche che scrive divinamente, quindi penso che dovremmo affrontare le nostre paure e immergerci nella produzione della Oates.
Anche per me è stata un po' dura da leggere. Non è mai positiva nei suoi romanzi, ma, purtroppo, molto realista. Quello che fa più male è che, anche nella realtà, la visione maschilista verrebbe comunque fuori. Terribile.
ho già letto di questo libro e mi sono ripromessa di leggerlo..quando sarò "in un momento di forza mentale" diciamo così...lo farò. credo che valga la pena per quanto dolorosa sia
RispondiEliminaE' vero, è doloroso.. Ma la Oates ti conquisterà, vedrai!!
EliminaÈ nella mia wishlist da tanto e lo voglio, però non sono sicura di riuscire a leggerlo perché è una storia troppo dolorosa da sopportare. Anche io sono indignata. Ho sentito parlare benissimo di questa scrittrice :-)
RispondiEliminaSììììì la Oates cattura e strega! *_*
EliminaNella prima parte c'è davvero da arrabbiarsi, altro che indignarsi.. però merita :)
Concordo con quello che hai scritto sulla stile della Oates. Io ho letto "La figlia dello straniero" e ho provato sensazioni molto simili.
RispondiEliminaDato che vorrei leggere tutta la bibliografia di questa autrice, so per certo che prima o poi leggerò anche "Stupro"; so già anche che mi ribollirà il sangue dalla rabbia...
Merita "la figlia dello straniero"?
EliminaAnche io voglio leggere tutta la sua bibliografia!!!!
Però un po' al contempo mi "spaventa2 perché non è un'autrice semplice..
Merita tantissimo, per quanto mi riguardo! Te lo consiglio caldamente.
EliminaEh, potremmo metterci d'accordo e leggerla in contemporanea xD Anche se, ehm, con l'università credo che sarebbe un progetto impossibile. Però tienilo a mente, eh! Tra un paio d'anni tornerò a proportelo u.u
Scherzi a parte, capisco e in parte condivido i tuoi timori. Però so anche che scrive divinamente, quindi penso che dovremmo affrontare le nostre paure e immergerci nella produzione della Oates.
Io ci sto alla lettura in contemporanea!
EliminaIn compagnia ce la farei.. ho bisogno della spintarella XD
Anche se leggiamo un libro in sei mesi.. Secondo me ce la potremmo fare! :D
(Università.. ARGH!!!!)
mi ispira moltissimo, lo ammetto...
RispondiElimina:)) E' molto bello *_*
EliminaAnche per me è stata un po' dura da leggere. Non è mai positiva nei suoi romanzi, ma, purtroppo, molto realista.
RispondiEliminaQuello che fa più male è che, anche nella realtà, la visione maschilista verrebbe comunque fuori.
Terribile.
Vero, spesso realismo e positività non vanno molto d'accordo!!
EliminaMaledetti....
LO DEVO AVERE! Ho cercato notizie sulla Oates e improvvisamente mi è venuta voglia di leggere tutti i suoi libri! Poi vabbè, se sono piaciuti a te...
RispondiEliminaLa Oates ti pugnala mille volte allo stomaco per quanto le sue storie sono dolorose.. Ma è una narratrice superba!! :')
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