venerdì 9 agosto 2013

Il momento è delicato - Niccolò Ammaniti

IL LIBRO IN PILLOLE: alcuni racconti sono un ritorno all'Ammaniti vecchio style.. OH YEAH!!



Piccola precisazione iniziale: forse quattro stelle per questo determinato romanzo sono eccessive, me ne rendo conto. Sarebbe più un tre e mezzo.. Ma che posso farci, io AMO quest'uomo.. E anche se alcune parti sono state un po' una delusione il resto è stato così tipicamente folle, così Ammanitiano.. Che non posso che premiarlo :3
(Non sarà una recensione totalmente obiettiva, me ne rendo conto..)
Prendendo in considerazione l'autore non andrebbe mai dimenticato che ci si trova di fronte ad una mente geniale e contorta, probabilmente tipica di un pazzo furioso.. Insomma, Ammaniti non è la tipica lettura spensierata che si fa in riva al mare con il preciso intento di spegnere il cervello.. Non è un autore 'pesante' è semplicemente folle e quindi va seguito e letto con i dovuti crismi :D
Spesso leggendo Ammaniti mi è venuta l'associazione con Chuck Palahniuk (altro mio beniamino): non nel senso che uno copia l'altro, per carità.. Ma nel senso che secondo me hanno entrambi problemi mentali nel relazionarsi con la realtà, il che si traduce in trame che ti fanno dubitare di tutto e tutti, che sono borderline con la veridicità, che sono geniali e malefiche e che soprattutto hanno dei finali apocalittici. Ecco, in molti di questi racconti ho trovato tutto questo.. *_*
Entrambi sanno sorprendermi con le loro idee strampalate e fuori dalla grazia divina.. :D
Se siete alle prime armi con Ammaniti, NON leggete questo libro perché con grandi probabilità ne rimarreste delusi. Insomma, se io non fossi una fan sfegatata e non credessi ciecamente in lui.. Probabilmente l'avrei bollato come gran paraculo XD
Insomma, sembra quasi che Ammaniti abbia raschiato il fondo e tirato fuori materiale sufficiente per fare una raccolta e pubblicarla ad un prezzo scandaloso.
Lo so che è sbagliato e scorretto ma lui è uno di quegli autori di cui leggerei anche la lista della spesa.. quindi super bene per me che abbia deciso di pubblicare altre cose!
Innanzitutto, mi è piaciuta l'introduzione perché.. beh, ha come protagonista Ammaniti stesso. Insomma è presente -forse per la prima volta nei suoi racconti- come persona, ci mostra una parte di sè.. E io sono sempre stata un po' curiosa su come fosse!! Già per me questo è motivo sufficiente per essere contenta, eh eh eh!
Dunque, la raccolta comprende 16 racconti, alcuni probabilmente di una pagina o poco più:
1) Giochiamo? - Mi è piaciuto un sacco.. Mi riporta ai bei vecchi tempi di "Che la festa cominci" o "Fango".. Sniff :')
2) Un uccello molto serio - Idem. Ammaniti alla massima potenza. Secondo me si fa tipo di crack per venirsene fuori con certe storie.. XD
3) Amori e pipistrelli - Non ha senso. Davvero. Sembra quasi troncato a metà..
4) La medicina del momento - L'inizio è promettente, poi di nuovo: finisce così. Non ha senso nemmeno questo!
5) Respira. Piano. Ma respira - Stranamente, mi è piaciuto. Dico stranamente perché ad un'analisi oggettiva sembrerebbe incompleto anche questo.. Ma c'è il tocco di Ammaniti e tanto basta :D
6) Alba tragica - AHAAHAHAH! Sì, decisamente mi è piaciuto!!
7) A letto col nemico - Se Ammaniti non avesse incluso un racconto simile, ne sarei stata delusa! Promosso!
8) La figlia di Shiva - Umm, no, non mi ha convinto al cento per cento! Anche questo parecchio privo di senso..
9) Fa un po' male - Geniale. Ecco perché io lo amo! perché scrive racconti così!!
10) Rane e girini - Questo probabilmente è la più grande delusione della raccolta, anche perché è il racconto più lungo.. E' addirittura diviso in capitoli e solo al terzo ho capito che non si parlava dello stesso protagonista (Miss scaltrezza 2013.. Modestamente!!!); insomma, sono una serie di storie, o meglio di 'istantanee' di ragazzi di diverse età non collegate l'una con l'altra.. Io alla fine mi aspettavo un nodo di ricongiungimento, un finale apocalittico a cui Ammaniti mi ha abituato, un filo conduttore che si sarebbe scoperto solo più avanti.. Niente di niente. Racconti banali senza capo né coda..
11) L'amico di Jeffrey Dahmer è l'amico mio - Non mi ha lasciato niente.. Inutile, se non per questa citazione che mi fa morire:

È facile capire che i miei condomini sono serial killer. Sono rispettabili. Irreprensibili. Sicuri. Padroni. Sostengono il sindaco e il Giubileo. Frequentano. Riciclano. Hanno cambiato il senso di marcia sul lungotevere. Vedono i film solo in dvd. Disprezzano i fratelli Taviani.

12) Gelida manina - Idem come sopra, ma senza citazione XD
13) Racconto per bambini cattivi - Carino, ma c'è di meglio!
14) Il festival più importante del mondo - AHAHAHAHA, l'ho adorato!!!
15) Sei il mio tesoro - Geniale!
16) Apocalisse - Mi ha annoiato terribilmente XD

Insomma, sicuramente Ammaniti ci ha deliziato con opere più meritorie.. Ma sicuramente mi è piaciuto più di "Io e te": quest'ultimo non mi sembrava nemmeno scritto da Ammaniti.. Non è un brutto libro.. Ma non è nel suo stile!!
L'ho divorato in nemmeno due giorni, è stata un'ottima compagnia!!

Si guardò. Magra come un mezzofondista etiope, piatta come l’elettrocardiogramma di un morto e alta come un fantino della Contrada del Bruco, si chiese perché il Padreterno, nella sua infinita perfezione, distribuiva i suoi doni a cazzo di cane.


Trama «C'era una parte poco frequentata delle edicole della stazione, quasi abbandonata, quella dei tascabili. Tra i libri accatastati, nascosti dietro un vetro, avvolti nella plastica e ricoperti di polvere cercavo le raccolte di racconti. Era un momento tutto mio, un piacere solitario e veloce perché il treno stava partendo. Studiavo un po' i disegni della copertina, pagavo e infilavo il libro in tasca. Appena mi sedevo al mio posto, gli strappavo la plastica che non lo faceva respirare. Aprivo una pagina a caso, trovavo l'inizio del racconto e attaccavo a leggere. Altre volte, invece, guardavo l'indice e sceglievo il titolo che mi ispirava di piú. E mentre il treno mi portava via finivo su pianeti in cui c'è sempre la notte, su scale mobili che non finiscono mai e tra mogli che uccidono i mariti a colpi di cosciotti di agnello congelati. Quella era vera goduria. E spero che la stessa goduria la possa provare anche tu, caro lettore, leggendo questa raccolta di racconti che ho scritto durante gli ultimi vent'anni. C'è un po' di tutto. Non devi per forza leggerla in treno. Leggila dove ti pare e parti dall'inizio o aprendo a caso». (Niccolò Ammaniti)

12 commenti:

  1. Risposte
    1. Se ti piace Ammaniti secondo me merita!
      Tenendo bene in testa che non è un Ammaniti alla massima potenza! :)

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  2. non amo molto i racconti..preferisco i romanzi..ma voglio leggere ammaniti

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    1. Sì effettivamente nemmeno io.. Tranne qualche eccezione, non riesco proprio a trovarmici!
      Ma Ammaniti merita ;)

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  3. Di Ammaniti ho letto solo Io non ho paura che mi era davvero piaciuto, ho sempre voluto leggere dell'altro, ma non ho ancora trovato l'ispirazione giusta! Che sia arrivato il momento? Le raccolte di racconti non mi ispirano più di tanto, ma se volessi leggere un romanzo di Ammaniti cosa mi proponi? Mi fido del tuo consiglio XD

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    1. Sììììì secondo me è arrivato il momento!!!! :DD

      Ma effettivamente non vale la pena conoscerlo con questo libro..
      Io ho amato alla follia "Ti prendo e ti porto via", "Come Dio comanda" e anche "Che la festa cominci".. :))

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    2. (sì, ti ho riportato mezza bibliografia dell'autore, mi rendo conto XD)

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    3. Ahahah, no hai fatto bene, ho letto un po' queste tre trame e credo che inizierò da "Che festa cominci"!! Corro a metterlo nella lista dei libri da comprare appena possibile :D Grazie mille per il consiglio!

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    4. ^^ Ahah, considera che è un po' fulminato.. Nel senso che Ammaniti è matto XD
      Però fa morire :DD

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    5. Figurati del consiglio, mi fa stra-piacere!! ^^

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  4. Ma sai che Ammaniti non lo riesco a sopportare? Ho letto almeno 4 o 5 suoi libri, ma per me non va mai più su di una stellina. Non andiamo proprio d'accordo :/

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    1. Sai quando dicono "E' un autore che si ama o si odia"? Solitamente non sono d'accordo, ma devo fare un'eccezione per Ammaniti.. Quindi ti capisco!
      Oggettivamente, è un gran paraculo, ma ho avuto l'imprinting a dodici anni e mi ha conquistato!!

      :)

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