martedì 27 agosto 2013

Percy Jackson and the last Olympian - Rick Riordan

IL LIBRO IN PILLOLE: Non il più brillante della saga, ma una buona conclusione



Ho aspettato un'eternità a leggere l'ultimo volume della saga di Percy Jackson un po'perché non volevo che terminasse.. E un po' perché avevo paura di rimanerne delusa.
Diciamo che entrambe le cose si sono verificate come previsto anche se la seconda solo marginalmente!
Per quanto riguarda la mancanza.. Percy Jackson è un grandissimo personaggio, mi piace davvero.. Mi ha divertito tantissimo in questi cinque volumi!!
Inoltre la storia creata da Riordan è mitica (nel senso letterale e non :D) e scoprire ogni volta quale divinità avesse in serbo per noi è stata un'avventura divertente ed appassionante: spesso ero lì che dentro di me dicevo: "AH!!! Lo conosco questo/a, è...." oppure, appena mi rivelava di chi si stesse parlando ero lì che sbuffavo e "Diamine, è VERO! Era così palese!!".. Insomma, riportare in vita la mitologia greca e farla rivivere ai nostri tempi..Yei!!
La soluzione a questo primo problema ci sarebbe, ovvero leggere la nuova saga dell'autore che ha sempre per protagonisti i semi-dei..Ma non sono ancora pronta a sfidare la sorte.. Temo MOLTO che le idee di Riordan non siano più così brilanti come lo sono state nei primi volumi e non vorrei trovarmi a rileggere cose già viste o ad arrancare dietro ad una trama che non sta né in cielo né in terra, ecco.
Ripenserò con affetto a Percy, ai suoi compagni e ai suoi nemici, ma mi fermerò qui :D (Se invece qualcuno avesse iniziato la saga e l'avesse trovata strepitosa - al pari di questa qui - me lo dica così io continuo! :DD)
Per quanto riguarda invece la delusione.. Beh un pochino ino ino mi ha deluso. Nel senso, in una saga con tanti fili che si intrecciano e tante domande a cui serve una risposta.. Bisogna sapere scrivere una degna conclusione.
Per dire, per quanto io ami e stimi la Rowling (e probabilmente darei il mio polmone destro per farci una chiaccherata di fronte ad un té caldo), il settimo volume un po' mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
Quindi la mia critica non è contro Riordan, che povero, si è difeso parecchio bene nella sua pentalogia; è più un appunto personale :D
Mi ha deluso un po' per l'ovvietà di alcune cose; innanzitutto, la "spia" presente nel campo dei semi-dei: era lapalissiana a pagina 10, probabilmente!! Riordan cerca debolmente, in due occasioni massimo tre, di creare un'atmosfera di sospetto tutti contro tutti/non possiamo fidarci di nessuno e probabilmente in una (mezza) occasione cerca di sviare i sospetti dello scaltro lettore buttando lì una frase sospetta.. Ma non inganna nessuno,  c'è un unico personaggio papabile per essere la spia.
Spia che, tralaltro, una volta scoperta viene liquidata in qualcosa come dieci righe e perdonata senza troppi ripensamenti. ._.
Ciò mi riporta poi al COLPONE DI SCENA sul modo per sconfiggere Kronos... EH?! PEr inciso, il mio maiuscolo sta ad indicare una fortissima dose di ironia su quanto la cosa sia stata inaspettata.
Io ora mi chiedo: ma davvero c'è bisogno di riscattare tutti i personaggi una-volta-buoni-ma-poi-passati-al-lato-oscuro-della-forza-per-poi-tornare-buoni-ed-essere-acclamati-come-eroi?
Insomma, fa tanto Darth Fener e Luke che gli grida "Padre, c'è del buono in te, lo percepisco".
-.-
NO! Basta con questo buonismo!! Lo posso appunto accettare da Darth Fener e beh.. Da Piton.
Visto che l'abbiamo tirato in causa.. L'altra nota dolentina secondo me sono i richiami ad Harry Potter. Dopo aver letto il I volume e alcune recensioni che parlavano di "aperti plagi" alla saga della Rowling, ho difeso Riordan dicendo che i fanatici Potteriani si stessero attaccando al fumo della pipa, che allora nessun romanzo fantasy moderno avrebbe il diritto di esistere dopo Tolkien e via discorrendo.. Il quarto volume invece ha fatto vacillare le mie certezze perché mi veniva continuamente in mente "L'ordine della fenice"; anche in questo caso ho avuto alcuni dejavu di potteriana memoria; ok, non sono cose fondamentali e drastiche e il cattivo non si chiama Voldemort, per carità!
E' che purtroppo se noto una cosa, non posso fare a meno di pensarci e ogni occasione sarà buona per tirarlo in ballo..

Comunque sia è un romanzo gradevolissimo che scorre piuttosto in fretta, che ha una degna battaglia finale (per citare di nuovo la Rowling.. Possibile che Harry riesca a sconfiggere il mondo con Expelliarmus?! EDDAI, no?! -.-) -nonostante alcuni particolari spazio-temporali non abbiano senso e siano totalmente adattati alla situazione che Riordan ha creato - e soprattutto l'immancabile ironia che accompagna Percy dal primo volume..
Decisamente promosso, anche se i primi tre rimangono i migliori!!


6 commenti:

  1. Io ho letto gli altri 5 libri di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo..mi sono piaciuto molto, soprattutto gli ultimi. Penso che se fossi stata più giovane/piccola li avrei amati di più!

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    1. Sì infatti, a 15 anni sicuramente mi sarebbe piaciuto da impazzire.. Non nego che i primi li ho adorati eh, ma qualcosina era un po' ingenua :))

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  2. mi manca questa serie, la sento osannare da sempre..devo decidermi..sono sicura che non mi deluderà!!!

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  3. Bella recensione!!
    Anche a me manca questa serie!!Mi devo decidere a leggerla aspetta da una vita!!!

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    1. Grazie bella!!! :**
      Sìììì leggila, super carina!!!!! :))

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