sabato 22 febbraio 2014

One small thing - Piper Vaughn, M.J. O'Shea

IL LIBRO IN PILLOLE: Un po' improbabile, ma grazioso



Come prima cosa, prima di parlare di questo libro, ci tengo a dire che il giudizio finale della lettura è legato più ad un mio problema di non saper accettare né saper scendere a patti con storie improbabili che alla trama in sé.
Se come me siete puntigliosi e vi chiedete ogni tre per due "Ma è possibile una cosa del genere? E' realistica?" e non riuscite proprio a digerire il rospo, allora il libro non fa per voi.
Se invece sapete soprassedere questi dettagli che non vi disturbano, cercate una storia leggera, carina e abbastanza light-hearted allora magari potreste dare una chance a questo libro :D
La storia è quella di Rue ragazzo 19enne (o forse 20enne.. Ma siamo lì: parecchio giovane) gay che a seguito di una nottata 'folle' si ritrova padre. Decide di tenere lui la bambina perché non vuole darla in affidamento come vorrebbe la sua partner, in quanto lui sa cosa voglia dire essere indesiderato dai propri genitori (tema interessante che è stato liquidato con una nonchalance rara).. peccato che di giorno frequenti la scuola di parrucchieri e tre (o quattro?) sere a settimana lavori in un locale gay. Si appoggia dunque al suo migliore amico, Dusty (un santo più che altro!) e al suo vicino di casa, mai visto, sentito o conosciuto. Erik, il vicino di casa viene presentato come un uomo pieno di problemi, come ad esempio crisi di panico, difficoltà ad essere tra altra gente o essere toccato.
ORA.
Al di là che sarebbe stato carino dare un seguito a questi problemi (ogni tanto tornano fuori, ma mi è sembrato molto più normale di me, per non dire molto meno disagiato, se proprio vogliamo dirla tutta XD).. Quale PADRE affiderebbe il sangue del proprio sangue, il primogenito, una bimba innocente (e di una settimana) ad un perfetto sconosciuto, un disadattato sociale e con palesemente qualche problema a relazionarsi col mondo?
Chi??
Dai, andiamo, nessuno. E questa cosa mi ha turbato/infastidito da morire per tutta la lettura, non l'ho sentita una cosa possibile e veritiera.. Se anche ci fosse stato qualcuno così pazzo da dargli fiducia.. Avrebbe rinunciato sapendo che Erik un bambino non l'ha mai nemmeno visto. Figuriamoci prendersene cura.. E non parliamo di un bimbo di due/tre anni che pur richiedendo mille attenzioni è comunque bene o male "gestibile". No no: si parla di una bambina nata da una settimana (se non di meno).
Ok, lo so che ai fini della storia questa cosa è una facezia, che non si sta testando la sua abilità di essere genitore o simili.. Ma proprio non riesco ad accettarlo. Mi prudevano le mani da quanto avrei voluto urlare a Rue: "MA CHE SEI CRETINO A LASCIARE TUA FIGLIA CON UN MEZZO PAZZO?!"
Poi vabbé, come dicevo prima Erik viene presentato come un disadattato sociale con più problemi che altro.. E onestamente ho letto il libro principalmente per questo motivo perché l'altra me, quella buona e premurosa, per un attimo ha avuto il sopravvento: un personaggio bisognoso di cure, che probabilmente dà di matto.. Sìììììì!
E invece niente, è tutta una finta :( Che delusione!!! Quando ci sono problemi, non si sa come Erik riesce sempre ad essere quello con la testa sulle spalle e quello che ti risponde a tono (ma che nella vita solitamente farfuglia/balbetta. Tutto fila, no?)..
Vorrei un mezzo chilo di coerenza se ne è rimasta.. Grazie!
Anche il modo in cui Erik, che non ha mai avuto una relazione con uomo o donna che sia si trasformi da un momento all'altro in una macchina del sesso.. Ma che sul seriooooo!
Ripeto: so che da questo punto di vista sono io ad avere seri problemi e che probabilmente per la gente normale sono piccolezze, quindi prendete le mie lamentele con le pinze :D
Al di là poi che gli ultimi capitoli mi hanno fatto fare "MEH" e che io non abbia capito i drammi esistenziali che scuotono i due protagonisti (dentro di me mi veniva da dirgli: "Ma vi riprendete? Ce la fate??"), non è male nel suo insieme. Mi è molto piaciuto lo stile, abbastanza ironico e "fresco" e anche l'idea del doppio POV mi è piaciuta: spesse volte in alcuni libri ho rimpianto il POV di un personaggio a discapito di un altro, perché a volte ero troppo curiosa di sapere cosa pensava l'altro.. Invece in questo modo nulla è lasciato fuori e un'esperienza vissuta da entrambi viene raccontata prima da un personaggio e poi rivissuta (in termini di sensazioni, emozioni e simili NON che rivediamo la stessa scena) dall'altro.. Mi piace!

Il tema mi è piaciuto, quello di un figlio cresciuto da due "padri".. Però non è affatto sviluppato, ci sarebbero potute essere mille cose da esplorare e.. IL NIENTE. Peccato :(

Piccola parentesi NERD: Una cosa che mi è super piaciuta è la presenza fissa di Star Wars.. Sì, quando viene nominato io mi sciolgo.. E' più forte di me XD
I dvd sparati a raffica, il tener in maggior considerazione la trilogia originale e la maglia con Yoda.. I owe you one :3

“I can’t have a child, Nat! I’m… well… I’m….” “The most maternal person I’ve ever met. You take care of that clueless friend of yours all the time.” “Dusty?” He was kinda clueless, but at least he had opposable thumbs. Did babies have opposable thumbs yet?

Her skin really was the most beautiful shade. Almost like a pale pink rose petal, I thought, before I groaned at how cheesy fatherhood had already made me.

The process had lasted over a month, intermixed with bouts of writing and Star Wars marathons whenever the stress got to be too much. Only the original trilogy, mind you, not the newer ones. I owned them, but generally I liked to pretend they didn’t exist.

Well, I wasn’t going to be welcomed into their organized little munchkin-land either. That much was clear. Five minutes after I sat down I was being ushered back out the front door amidst assurances they’d call me when a vacancy opened up in their program. Yeah, that would be about a half hour after never gonna freaking happen.

10 commenti:

  1. Ehi ciao! Sono una nuova follower e adoro questo spazietto :3 ti volevo avvertire che ti ho lasciato un premio sul nio blog :)

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  2. Letto quest'estate, mi è piaciuto abbastanza. Erik l'ho trovato più o meno simile a me anche se io vado a far la spesa al supermercato, cioè faccio ancora parte di questo mondo credo! xD
    So che dovrebbe uscire il seguito, che racconta la storia di Dusty.

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    1. Ahahahaha! Anche io sono (ero) parecchio sociopatica, ma mi è sembrato che lui lo fosse a comando..
      Mi sa che è uscito!! :))

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  3. Peccato per la coerenza latitante, perché sembrava davvero carino!!!!! :)
    E complimenti con la recensione!!!!!! *___*

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    1. Infatti, quando ho letto la trama mi si sono illuminati gli occhi!! *_*

      Oooh, grazie Susy ♥ :3

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  4. Ciao sono nuova :) prima di tutto complimenti per il tuo blog, e in più ti ho premiata sul mio :)

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  5. Mi piacciono recensioni schiette e dirette come questa... In effetti non è un libro che leggerei anche se quei piedini in copertina mi trasmettono tanta tenerezza...

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    1. Grazie Stè!
      L'idea sembrava carina, lo svolgimento un po' sulle nuvole.. Peccato!!
      (anche io sono rimasta conquistata dalle scarpine!! :3)

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