venerdì 7 marzo 2014

Storia proibita di una Geisha - Mineko Iwasaki

IL LIBRO IN PILLOLE: Stavamo bene anche senza questa perla, grazie!



(Una storia vera.. Non ci credo nemmeno se muoio e resuscito!)

Mineko Iwasaki è la Geisha che ha ispirato il più (giustamente) famoso "Memorie di una Geisha" di Arthur Golden. Qualcuno l'ha letto? Se sì, astenetevi dal conoscere questa storia.. Se non lo avete letto, rimediate il prima possibile, è bellissimo!
Spinta dall'amore per questa lettura e incantata dai mondi che l'autore era riuscito ad evocare (nonché l'inguaribile voglia di farmi un corredo di Kimono meravigliosi) sono stata sufficientemente attratta da questo libro tanto da dare alla tizia una chance. Non provavo particolare simpatia nei suoi confronti perché ha attaccato  il povero Golden per la storia che ha pubblicato ma la curiosità ha avuto la meglio.
Maledetta curiosità!!
Allora, come prima cosa la tizia (mi rifiuto di considerarla un'autrice) prima fa il pianto greco sul fatto che golden abbia rivelato il suo nome nei ringraziamenti del libro e poi che fa? Pubblica la storia della sua vita.
Vai coerenza, scelgo te! So much for secretiveness!
Secondo di poi, da brava Geisha (la migliore, come lei stessa non manca di sottolineare ogni poche righe) è istruita sulla danza, sull'arte di versare il Sake, sul saper conversare e tenere compagnia.. NON a scrivere! Tanto per dire.. Ha lasciato la scuola a 15 anni. ._.
E tu ti metti a scrivere un libro?? Non so sinceramente quale sia la funzione della tipa che appare in copertina vicino al nome della Iwasaki, ma spero per lei che non l'abbia aiutata a scrivere bene, perché altrimenti avrebbe fatto un lavoro pessimo..
Fatto sta che palesemente la tizia non ha minimamente idea di come si scriva un libro.. Ripetizioni, fatti buttati a casaccio e l'impossibilità di seguire il filo di un discorso per più di qualche riga: in una pagina è possibile anche che ci parli di 4/5 cose.. Inizia il discorso, le viene in mente altro e ne parla.. Fino a che non interviene altro e così via. E siccome non si chiama James e nemmeno Joyce, questo pseudo stream of consciousness fa piangere.
Sarei anche passata sopra allo stile se la tizia non mi avesse fatto cadere le braccia per terra.. Non credo di aver mai letto di una persona così piena di sè, così brava nell'autocelebrazione e così gonfia di autostima come la Mineko qui presente: mi ha provocato un urto non indifferente, con i pollici che prudevano ad ogni pagina e tanta tanta tanta voglia di prenderla a schiaffi.
Sarai pure figa tesoro.. Ma senza un po' di umiltà dove vai?
Quanto avrei goduto se tutta la sua boria e supponenza l'avessero danneggiata dal punto di vista lavorativo!!
E invece no, non c'è giustizia :(

Un flebile punto a favore del libro è il fatto che permette di conoscere il mondo delle Geishe (maddai? Se non avesse fatto nemmeno questo, era da impiccarsi!).. Il problema è che lo fa in modo confusionario -quando va bene- e come un interminabile, noiosissimo e prolisso elenco - nella (sfortunatamente) maggioranza dei casi.
Una piaga, altroché!

Ovviamente è un libro per cui ho speso i soldi.. Ormai sono  arrivata ad un rapporto di amore/odio con la Newton & Compton, che pare pubblicare tutto ciò che capita.. Può andar bene o può capitare una Mineko Iwasaki. E lì sono dolori.


L'autrice quando ha capito che con la sua storia
poteva diventare ricca

Le confessioni della geisha più ricercata e corteggiata del Giappone 

Mineko è una bambina schiva e solitaria quando alla tenera età di cinque anni viene allontanata dalla sua famiglia: l’anziana Madame Oima, direttrice di un’okiya, una casa per geishe di Kyoto, ha infatti deciso di farne la propria erede. Comincia così per Mineko una lunga e impegnativa formazione: estenuanti lezioni per apprendere antichi passi di danza, per imparare a suonare gli strumenti della tradizione e per acquisire tutti i segreti di quel cerimoniale rigido e severo che rende le geishe maestre di etichetta, eleganza e cultura. La ragazza s’immerge nello studio e non si concede alcuna distrazione, pur di realizzare il suo unico grande sogno: essere la migliore danzatrice del Giappone. E gli sforzi non saranno vani: Mineko Iwasaki diventa infatti la geisha più brava, ricercata e corteggiata di tutto il Paese. Testarda e fiera, si muove a proprio agio in un mondo che non ammette ribellioni, fino a quando, un giorno, decide di infrangere le regole austere sulle quali è fondata tutta la sua esistenza. Coraggiosa e intraprendente, abbandona le convenzioni che non le hanno permesso di vivere in maniera autentica e sceglie di tornare a essere semplicemente una donna. Con eleganza, ironia e leggerezza, Mineko ci accompagna attraverso le trame e i segreti di una cultura millenaria, restia a svelarsi, osando strappare il velo di pudore che da sempre avvolge un universo frainteso.

18 commenti:

  1. Nooooo!!! °O° Cioè, io ho AMATO Golden per il suo libro (e di conseguenza il film), ma ne avevo sentito parlare molto bene di questo libro, su anobii dicevano che Golden era un truffatore e nelle ultime settimane ho avuto il pallino di comprare sto libro e tu adesso mi dici questo.... O.O sono senza parole.
    Guarda, avevo ragione allora a diffidare della copertina prima di sapere la storia di Golden e dell'autrice e devo dire che la N&C veramente delle volte esagera pubblicando delle boiate...
    Macchedelusione!!!! Non lo comprerò di certo. U.U E nemmeno lo leggerò.
    W Arthur Golden! xD

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    1. Infatti, stesso discorso per me!! Il libro di Golden è stato amore.. E speravo di rivivere un po' della magia.. CHE DELUSIONE!!

      La N&C dove coglie coglie! AHAHAHAHA!

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  2. Aahahah :D sto ridendo come una scema!!!

    Per questa frase ti divinizzo: "Una storia vera.. Non ci credo nemmeno se muoio e resuscito!"
    Sappilo!!!

    Comunque, ho letto "Memorie di una Geisha" di Golden, me lo sono fumato in due giorni, ed è uno dei miei libri preferiti, quindi faccio a meno di quest'altro!

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    1. Ehehe! Sì, ma guarda, così improbabile da essere ridicola ahahaha!!!

      Mi sa che a questo punto tocca rileggere "Memorie di una Geisha".. :))

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  3. Oddio, mi fai morire con le tue recensioni xD
    Non credo lo leggerò, perché come dici tu la Newton sembra che pubblichi tutto ciò che gli capiti sotto tiro D: ogni volta che compro un libro disquesta casa editrice, è una delusione!!!
    Però penso di leggere Memorie di una geisha :-)

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    1. Ahahahaha!! :DD Sempre pronta Giusy!! :D

      Infatti ormai io mi stupisco quando leggo un libro della N&C e lo trovo bello aahahahaha!!

      Sìììì bellissimo!! *_*

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  4. A me Memorie di una Geisha non è piaciuto per nulla, l'ho trovato noiosissimo. Se anche questo è brutto, credo che la storia della geisha più famosa del Giappone per me sarà sempre un mistero U_U

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    1. Davvero noioso? Cioè, sicuramente non è il libro più scorrevole del mondo.. eheehe :DD

      Figurati, non ti perdi niente!! :D

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  5. Ahahahah! Mi ha fatto troppo ridere questa recensione xD Comunque io Memorie di una geisha lo voglio leggere, una mia amica me ne ha parlato davvero bene, ma questo proprio no!!

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    1. Grazie!!! :3

      leggilo assolutamente, merita!! Questo è fuffa.. :DD

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  6. Hmm... ok, questo lo depenno dalle possibili letture future...u.u però complimenti per la recensione!!! *__*

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    1. Leggo robaccia per salvare gli altri! :DD
      Grazie :**

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  7. Allora é assolutamente da non leggere xD
    Memorie di una geisha invece lo devo leggere presto! Rimando da troppo!

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    1. Ehehee, sì, un grande "bu!! :D

      Leggilooooooooo!!! :33

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  8. Bhè... che dire... molto efficace la tua recensione. A me "Memorie di una Geisha" è piaciuto molto (e, tra l'altro, mi ricorda anche un periodo molto piacevole della mia vita) ... pertanto... eviterò di leggere questo libro!

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  9. Mi permetto di dire la mia. Il libro di Golden a prima vista sembra un capolavoro, in realtà è tutto sbagliato. Descrive cose false in modo orribilmente fuorviante, potrà andar bene come romanzetto ma se uno vuole capirci qualcosa del mondo delle geishe non può seriamente affidarsi a lui neanche per un istante... non parliamo del film, una cavolata assurda! La geisha con i capelli mezzi sciolti tanto per dirne una, ma stiamo scherzando???
    La Iwasaki FINALMENTE restituisce al mondo di Gion il lustro che gli è dovuto. Racconta solo ciò che è realmente accaduto, come è realmente accaduto. Spiega nei dettagli usi e costumi, mentalità ed azioni. La sua prosa è perfettamente scorrevole, i suoi dettagli impeccabili, il filo logico del discorso per niente difficile da seguire a mio giudizio. E no, non sarà una scrittrice professionista, ma il libro le è venuto un incanto. Sembra di essere lì con lei. E scusatemi tutte, ma mi sembra ridicolo attaccarla perchè ogni due minuti ci ricorda la sua bravura. Lei era la migliore, in ogni campo, sotto ogni punto di vista. Perchè mai dovrebbe sminuirsi?
    Se vi piacciono i romanzetti strappalacrime buttatevi su Golden... ma se volete qualcosa che vi informi un minimo del mondo di Gion, inutile dirvi che l'unica in grado di farlo (con un libro che, nonostante quanto scritto qui in recensione, si legge da se) è la Iwasaki.

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  10. Ah, p.s., se chi scrive questo blog seriamente ha letto il libro e si è informato sull'autrice, sa che dei soldi ricavati dal libro se ne frega altamente... tra il suo lavoro da geisha, il lavoro attuale e suo marito, ricca sfondata la Iwasaki lo è già.

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    1. Ogni opinione qui sul blog è la benvenuta, anche se non c'è bisogno di essere aggressivi ;)
      Sono punti di vista, io non sono riuscita a vederlo come un "incanto".. Mi ha annoiato, infastidito e indisposto; forse avrebbe fatto meglio a raccontarsi in un'intervista, magari il risultato sarebbe stato migliore!
      Poi credo ci sia una differenza tra lo sminuirsi (cosa che non ho mai pensato dovesse fare) e il suo livello di autocompiacimento (che ho trovato davvero esagerato).
      Non sono una fan dei romanzi strappalacrime, che solitamente poco tollero, ma se giudichi "Memorie di una Geisha" un romanzetto strappalacrime, allora magari devo rivedere le mie posizioni ;)

      Ah, per la cronaca, "chi scrive questo blog" ha seriamente letto il libro. Giurin giurello.. altrimenti non avrei scritto quello che ho scritto.

      Ciao!

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