giovedì 8 maggio 2014

La condanna del sangue. La primavera del commissario Ricciardi - Maurizio de Giovanni

IL LIBRO IN PILLOLE: E' amore ♥



Credo di essermi innamorata di questo libro e più in generale, di Maurizio de Giovanni. *_*
È un errore considerare questo romanzo come un thriller, perché è tutt'altro: E' VITA, sentimenti ed emozioni raccontati con grande maestria, dove ogni pagina è una nota dolce di poesia.. Un capolavoro!

Il primo romanzo della serie (seguiamo infatti il commissario Ricciardi nelle diverse stagioni) mi era piaciuto parecchio, ma non era scattata la scintilla del "Oddio, devo assolutamente leggere il secondo, non posso vivere senza", cosa che invece è accaduta profondamente con La primavera del Commissario Ricciardi, che mi ha conquistata dalle prime righe, mi ha tenuto incollata alle pagine e mi ha fatto perdere nel ritmo delle sue parole :')
Il libro è TANTE cose e non so in tutta sincerità quale sia quella che mi è piaciuta di più perché sono tutte ben costruite e di pari bellezza; senza ombra di dubbio, menzione d'onore va all'ambientazione, la Napoli degli anni '30: non è un racconto e non la vivrete da spettatori esterni.. De Giovanni vi prenderà per mano e vi porterà a scoprire un mondo fatto di profumi, rumori, persone, strade, fatti: è un'ambientazione magica, sorprendente e per chi un po' conosce la città, una full immersion in luoghi che ha visitato o in cui vive.. Bello, bello, bello bello!
Lo stile dell'autore è qualcosa di magico.. Appena terminato il libro mi è presa una gran nostalgia, ho sentito un vuoto dentro me perché mi è sembrato quasi mi risvegliassi da un bel sogno che mi ha cullato.. De Giovanni ha una penna dorata e magica, sicuramente uno degli autori più bravi che io abbia avuto il piacere di scoprire!! Senza voler esagerare, nella scala di perfezione della scrittura, io gli darei un 9.8 su 10! :')
La bravura di De Giovanni (fortunatamente per noi), non si esaurisce in una scrittura che conquista ma anzi, si espande nell'universo che riesce a creare, in particolare nei personaggi 'veri' e 'umani', con tutto il carico di emozioni e debolezze che si portano dietro. De Giovanni non fa' nessuno sconto in materia: gli attori della storia sono cattivi, rabbiosi, invidiosi, accecati dall'ira, deboli, pieni di dolore (tanto dolore. Tantissimo), ma al contempo speranzosi, fiduciosi e in grado di capire (prima o poi) i propri errori e in un certo senso migliorarsi.. Bellissimo, davvero! Forse è uno dei libri in cui l'umanità in tutte le sue sfaccettature  è più presente :')
Il commissario Ricciardi è un personaggio memorabile, lo amo senza limiti; ciò che nel primo volume mi ha infastidito, qui mi ha ammaliato: il suo dono (o condanna) di vedere i morti e riuscire a sentire le ultime frasi pronunciate prima di morire.
Come nel romanzo precedente Ricciardi è un personaggio colmo di dolore, un dolore sordo che toglie il fiato e la speranza, con cui egli ha imparato a convinvere. Forse però un po' della primavera che si respira nell'aria (grazie alle bellissime descrizioni evocative dell'autore, assaporerete anche voi la primavera che ha colpito Napoli nel 1931!) è arrivata anche nel suo cuore.. Sono fiduciosa in un suo riscatto emotivo, fa troppa tenerezza!
La sua storia d'amore con Enrica è la bellezza. E la dolcezza :')
Altri personaggi splendidi fanno da contorno a questa storia ricchissima, primo fra tutti Maione, il fedele e buono Maione che emana positività da tutti i pori. Un personaggio difficile da odiare, anche quando sembra perdere la strada 'giusta'.

Assolutamente consigliato, sia che siate fan del thriller (e a me ha fregato, sul finale!) sia che non lo siate perché come vi dicevo, questo romanzo è tante cose. Chiudete un occhio sul thriller e gustatevi il resto, che è una prelibatezza e una perla rara!!

A metà mattina, man mano che il vento da sud rinforzava, arrivò un profumo indistinto, anzi più che un profumo un retrogusto, un sentore. Conteneva fiori di mandorlo e pesco, l'erba nuova, la spuma del mare su scogli lontani. Nessuno parve accorgersene, non ancora, ma qualcuno scoprì di avere il colletto della blusa slacciato, i polsini sbottonati o il cappello indietro sulla nuca. E una vaga allegria, come quando ci si aspetta qualcosa di buono e non si sa cos'è, o come quando è successa una bella cosa, anche piccola, a qualcun altro: si è contenti, ma non si saprebbe dire perché. Era la primavera che ballava sulle punte: volteggiava leggera, ancora giovane, gioiosa, ancora ignara di ciò che avrebbe portato, ma con una gran voglia di cominciare a mettere un po' di disordine tra le cose. Senza secondi fini, solo per mescolare le carte.

«Qua non ci sta niente da vedere, tornatevene nelle vostre case». Nessuno si mosse: quelli in prima fila distolsero lo sguardo con fare innocente. «Va bene, ho capito; Camarda, prendi i nomi dei signori e delle signore, così sappiamo chi convocare in questura per una chiacchierata». Non aveva ancora finito di recitare la formula magica che l'assembramento si era dileguato. 

Pensò, come sempre, che quella era una città che diventava grande senza crescere. Come una bambina che dalla sera alla mattina, per magia, si trovava donna avendo ancora voglia di giocare, con gli scoppi d'ira improvvisa degli adolescenti.

Lo sai che penso? Che è facile stare insieme quando va tutto bene. Il difficile è quando si devono superare le montagne, fa freddo e tira vento. Allora, forse, per trovare calore, uno si deve fare un poco più vicino.

8 commenti:

  1. Caspita... se lo definisci "capolavoro" merita di sicuro... Prendo nota anche se, lo ammetto, la lista dei libri in attesa di essere letti comincia ad allungarsi a dismisura...

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    1. Secondo me è davvero meritevole!! *_*
      Io ormai rinuncio a tenerla sotto controllo.. :DD

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  2. Per l'entusiasta lettrice: i libri di Maurizio sono come cioccolatini succulenti e preziosi, che hanno la non comune proprietà di rigenerarsi per essere assaporati nuovamente, e così facendo, trovarci dentro gusti che al primo assaggio non si erano colti appieno. Lui stesso è così, una delle persone più belle e luminose che mi sia mai capitato di incontrare, una persona che mi ha dato il dono preziosissimo della sua amicizia. Continui a leggerlo,i suoi romanzi sono un crescendo di poesia e bellezza, che, per adesso, ha raggiunto il culmine con "Il giorno dei morti" e "Vipera". A giugno uscirà "In fondo al tuo cuore", sempre con Ricciardi, e sono pronta a scommettere a scatola chiusa che sarà all'altezza dei precedenti, se non ancora più bello...sulla fiducia!

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    1. Mi piacerebbe conoscerlo infatti.. Da ciò che scrive traspare che bella persona sia :')
      Grazie del bel commento! A presto! ^^

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  3. ed ecco che colpisci ancora..dopo aver letto questo post ho cercato i libri di questa serie...ho iniziato dal primo e mi è davvero piaciuto:-)
    Grazie Sere..sei sempre una fonte inesauribile di belle e buone letture:)

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    1. Sono contenta Vale!! Il secondo è ancora più belo, meraviglioso!!!!

      :**

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  4. Non lo conoscevo nè autore nè romanzo, anche se devo aver già visto la copertina da qualche parte perchè non mi è del tutto nuova. non so se fa per me, ma me lo segno, e poi l'ultima citazione è di una verità sconvolgente!

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    1. Guarda, è poesia pura.. E Ricciardi ti farà innamorare!!
      Il primo è "L'inverno del commissario Ricciardi" :))

      Adoro quella citazione :)

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