lunedì 23 marzo 2015

Aristofane e il mito dell'amore ♥

Buongiorno amici!
Oggi un post un po' diverso! Non so quanti di voi abbiano letto il "Simposio" di Platone (Che consiglio assolutamente): ai tempi del liceo lo avevo trovato di una bellezza rara e lo rileggo sempre con piacere, in particolare la parte di Aristofane. Girando sul web con la mia citazione preferita del libro (Che vi riporterò a breve) sono 'inciampata' in una serie di vignette che la descrivono.. E' bella assai, volevo assolutamente condividerla con voi!
Mi commuove sempre, forse una delle migliori storie 'd'amore' che io abbia letto!!

Un piccolo background: nel "Simposio" gli invitati ad un banchetto, tra cui Socrate, dovranno tenere un discorso per elogiare Eros. Giunto il turno di Aristofane, egli elogia l'amore attraverso un mito:

Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione. Quando dunque gli uomini primitivi furono così tagliati in due, ciascuna delle due parti desiderava ricongiungersi all’altra. Si abbracciavano, si stringevano l’un l’altra, desiderando null’altro che di formare un solo essere. E così morivano di fame e d’inazione, perché ciascuna parte non voleva far nulla senza l’altra. E quando una delle due metà moriva, e l’altra sopravviveva, quest’ultima ne cercava un’altra e le si stringeva addosso - sia che incontrasse l’altra metà di genere femminile, cioè quella che noi oggi chiamiamo una donna, sia che ne incontrasse una di genere maschile. E così evidentemente sin da quei tempi lontani in noi uomini è innato il desiderio d’amore gli uni per gli altri, per riformare l’unità della nostra antica natura, facendo di due esseri uno solo: così potrà guarire la natura dell’uomo. Dunque ciascuno di noi è una frazione dell’essere umano completo originario. Per ciascuna persona ne esiste dunque un’altra che le è complementare, perché quell’unico essere è stato tagliato in due, come le sogliole. E’ per questo che ciascuno è alla ricerca continua della sua parte complementare.

12 commenti:

  1. Aww, queste vignette sono l'ammore *______* Ricordavo questo "mito" avendo studiato Platone al liceo, anche se il Simposio non l'ho mai letto per intero...

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    1. Vero? Mi sono follemente innamorata della storia e la rappresentano in modo dolcissimo!!!! *_*
      Te lo consiglio, merita!!

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  2. Mi piace questa storia!!!Awwww.... *-*

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  3. Io ho letto il simposio di Platone.. È stupendo e vale la pena assolutamente

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  4. Per quanto abbia odiato tradurre Platone "Il Simposio" resta una lettura eccezionale :3

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    1. Ahahah! Idem! Io e il latino.. Ciao proprio! Ma questo mi è rimasto nel cuore!!

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  5. la conosci la "versione" di alessandro d'avenia e l'importanza degli abbracci?
    bellissima la versione illustrata :)

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    1. No.. Però lui mi sta un po' antipatichello.. Merita? :D

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